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domenica 2 ottobre 2016

Gli obiettivi sfidanti sono solo la forza della disperazione: la lezione da Wells Fargo

di
Francesco Zanotti
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il problema è che quando si danno degli obiettivi, le persone li perseguono ad ogni costo … E il management lo sa, ma poiché vuole e sa parlare solo di obiettivi/incentivi, può tentare di dire che non ne sapeva nulla …

Da un articolo di Luigi Zingales sul Sole 24 ORE di oggi. “Wells Fargo ha ammesso che nel corso degli ultimi anni i suoi dipendenti hanno aperto fino a 1.500.000 conti correnti e 560.000 carte di credito senza autorizzazione dei clienti, facendo loro pagare commissioni per servizi non richiesti”.

Questo è il risultato di “obiettivi sfidanti”, follemente sfidanti.  I dipendenti sono costretti a frodare i clienti pur di raggiungerli per non essere licenziati.
Il Prof Zingales cita, a dimostrazione di questa tesi, opinioni di dipendenti, una indagine del Los Angeles Times, audizioni al Senato.
Mi si dirà: ma basta far sì che gli obiettivi siano raggiungibili. Certo, quando una impresa (non solo una banca come Wells Fargo) vede invecchiare il suo modello di business finisce per buttare tutto sulle spalle dei dipendenti. E il confine tra obiettivi “seri” e “folli” sfuma molto.

Se una impresa vende qualcosa che tutti desiderano, non servono obiettivi sfidanti. Tutti di collaboratori di quell’impresa costruiranno bene e vendere altrettanto bene quei prodotti perché ne saranno orgogliosi.
Gli obiettivi sfidanti sono solo la forza della disperazione.


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