"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

lunedì 17 ottobre 2011

Sicurezza: alla scoperta delle... Persone

Il 10 Novembre a Milano terremo un seminario sulla sicurezza sul lavoro, o meglio su un nuovo percorso, una strada che si avventura su un territorio, apparentemente, sconosciuto che considera...le Persone.
Le Persone siamo noi, tutti quanti, e fuori dall'azienda, dalla fabbrica e dall'ufficio sappiamo di essere un magnifico, misterioso e inestricabile guazzabuglio di linguaggi, ragionamenti, emozioni, relazioni fortemente caratterizzato dal nostro livello culturale, dalla nostra visione del mondo.
Questo cocktail ci fa unici e indivisibili, nessuno potrà mai prendere una decisione razionale senza essere influenzato dalle sue emozioni, dalle relazioni che ha, dalle sue convinzioni.
E' il bello di noi Umani.
Poi arriva lunedì, ma anche martedì, mercoledì, eccetera, ed andiamo al lavoro. Quasi per magia, sicuramente nera, tutti, ma proprio tutti, la classe dirigente per prima, dimentica tutto questo e ci si sforza di essere altro.

La vetusta logica Tayloristica, ma ancor prima riduzionistica di stampo Galileano, prende il sopravvento, complice anche la mancanza di visioni e culture diverse. Viene imposta una camicia di forza alle stupende creature dalle mille risorse che sono le Persone, mortificandone le capacità e moltiplicandone gli sforzi. Ecco allora che diventano "funzioni", hanno "ruoli", sempre più specifici, particolari, ma allo stesso tempo gli si chiede la loro creatività, la loro partecipazione. Si cerca poi di dargli un aiuto, un supporto, ma anche questo di tipo specialistico, parziale, spezzettato.
Ad esempio in molte aziende la sicurezza è responsabilità della "linea" (Produzione, Supply Chain, ecc.) mentre le tematiche di sviluppo e benessere organizzativo sono della funzione Risorse Umane.
Come se fossimo automobili, che è un oggetto unico ma fatto di parti, per cui se si è bucata la gomma vado dal gommista mentre invece per problemi al motore dal meccanico: ognuno fa il suo mestiere e la macchina è a posto!
Sono queste le Persone? NOI siamo così?
Penso proprio di no, e sono sicuro che sarete daccordo con me se andate con la mente fuori dal vostro posto di lavoro e pensate ai vostri genitori, ai vostri figli, ai vostri amici e a come vi relazionate, con successo, con loro.

Ma torniamo alla sicurezza.
E' ovvio che sul posto di lavoro non deve crollarmi il tetto addosso o il ponteggio sotto i piedi. E' vitale che vi siano dispositivi di protezione affidabili e sempre in ottime condizioni. E' necessario che venga informato di come utilizzare al meglio le apparecchiature di lavoro e i sistemi per la mia protezione fisica. Ma non può fermarsi tutto quì come se fossi un computer che, dato il programma, lo esegue alla lettera. Anche perchè le istruzioni che mi vengono date, come operatore, non saranno mai spinte a quel livello di dettaglio tale da sgomberare il campo da qualsiasi possibile interpretazione (e se lo fossero forse quel compito potrebbe esser fatto da una macchina!).
Il guazzabuglio che siamo necessita di essere preso in considerazione, tutto insieme. Sia perchè da fuori, in virtù della sua unicità, nessuno sarà in grado di capirlo e, dunque, di disciplinarlo. Sia perchè se opportunamente liberato sarà in grado di trovare soluzioni all'insolubile, immaginare l'inimmaginabile, creare il tutto dal nulla!
Ma quanto dei percorsi formativi, educativi, culturali sulla sicurezza tengono in considerazione, in modo scientificamente fondato, le dimensioni emotive, relazionali, razionali, culturali di cui pur siamo fatti?
Come si fa a separare la sicurezza, di cui si occupa una funzione aziendale, con il benessere, di cui si occupano altri, essendo il soggetto che recepisce lo stesso, ovvero la Persona che lavora?
Impossibile... e i risultati di tali approcci, al meglio modesti, lo dimostrano.

Daltronde come affrontare dimensioni pur note a tutti (emozioni, relazioni, cultura, ecc.) in modo professionale e aziendalmente proficuo senza scadere nella personalizzazione del rapporto, nella strumentalizzazioni da parte degli altri, o, semplicemente, senza perdersi?

Ecco allora che il 10 Novembre, ben lungi dall'essere un seminario promozionale, è un'occasione di dibattito per intraprendere un nuovo cammino alla scoperta delle Persone e di come favorire la costituzione di comunità che "costruiscano" sicurezza, ma, allo stesso modo, essendo le Persone un tutt'uno, anche qualità , efficienza, conformità a norme e regolamenti, e tanto altro.

Luciano Martinoli
l.martinoli@cse-crescendo.com

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