"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
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martedì 31 luglio 2012

Solo ricerca industriale?


di
Francesco Zanotti

Oggi sul Sole 24 Ore Renato Ugo ripropone una tesi oramai condivisa, anche se non praticata: sostenere la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. La ripropone appunto perché non praticata.
Ora, al di là di qualche obiezione che si può fare a questa tesi (ad esempio: generica. A quale tipo di ricerca scientifica fa riferimento?), mi sembra che sarebbe importantissimo sostenere che sarebbe importante almeno un altro tipi di ricerca: la ricerca organizzativa.
Tutti riconoscono che una impresa non è una macchina di Turing che “calcola” in maniera univoca l’output in funzione dell’input. Ma è (almeno) un sistema socio-tecnico. Oppure, usando un’altra espressione è fatta da una parte formale (Turing Like,) e da una parte informale.
Ora questa dimensione informale ha un impatto rilevante sull’efficienza dei processi e la qualità dei prodotti. Quindi, usando il linguaggio corrente, ha un importante ruolo competitivo. Ma di questa dimensione sappiamo pochissimo: non esiste una “teoria” condivisa né da cosa sia fatta, né da come si sviluppo, né da come si governa.
Ci culliamo tutti dietro la tesi, ovviamente scioccherella, che tutto è stranoto. E quello che è stranoto è costituito dal così detto “sistema Toyota”. Ma è uno stranoto ... strabanale. Che sta facendo danni rilevanti soprattutto alla nostra FIAT: le sta creando conflitti e distruggendo competitività.
Aggiungiamo allora alla ricerca scientifica la ricerca organizzativa che serve, dopo tutto, a dare senso alla ricerca scientifica e tecnologica.

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