"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

lunedì 10 febbraio 2014

L’essere umano e il suo progetto esistenziale

di
Francesco Zanotti


L’essere umano dispone anche di un proprio progetto esistenziale che consiste nel desiderio di assumere un ruolo nell’ambiente in cui si trova che considera gratificante.
E’ questo progetto esistenziale che dà senso ai suoi comportamenti.
Riassumo il tema con una storiella, forse già nota, ma la cui morale non è mai stata, forse, esplicitata.

Un principe era andato a visitare il cantiere più importante del suo Principato. Lungo la via che percorreva sul suo cavallo vedeva file interminabili di operai che impastavano fango e paglia per farne mattoni. Si fermò e chiese ad uno dei lavoratori dall’aspetto triste, quasi rancoroso: cosa stai facendo? La risposta: sto facendo un lavoro degradante.
Il Principe rimase turbato da questa risposta e si rivolse ad un altro operaio che non sembrava così “tristo” come il primo. Aveva un aspetto affaticato, ma sereno. Stessa domanda, ma risposta radicalmente diversa: sto faticando è vero, ma lo faccio con serenità perché mi permette di mantenere la mia famiglia.
Meno turbato, ma in fondo in fondo ancora perplesso, il Principe si rivolse ad un terzo operaio che sembrava davvero “illuminato di immenso”, anche se, anche lui, sempre fango e paglia mescolava. L’operaio non gli lasciò neanche fare la domanda. Gli disse quello che aveva già deciso di dirgli, anche se non fosse stato interrogato. Aspettava da tempo la visita del Principe: “altezza - gli disse - sono orgoglioso di partecipare alla costruzione della più bella cattedrale del suo Principato e di tutti i regni vicini.”
Caro manager, vuoi veramente motivare una persona? Allora devi fare in modo che assuma un ruolo che corrisponde alla realizzazione del suo progetto esistenziale.

Il Principe considerava i suoi operai come braccia. Era riconoscente, forse pagava anche bene, forse, addirittura dava anche premi, ma non faceva nulla per avere operai con quella luce negli occhi. E la cattedrale sarebbe stata mediocre.

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