"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

martedì 13 maggio 2014

Aspettando il 28 maggio. Non si parla della “carne viva” delle imprese

di
Francesco Zanotti


Il 28 maggio presenteremo una analisi (fino ad assegnare un Rating) dei Business Plan delle maggiori imprese di questo Paese. Saranno presenti molti protagonisti dell’attuale sistema economico e sociale.
Racconteremo che uno dei limiti di questi Progetti di Futuro (questo devono essere i Business Plan: un Progetto di Futuro) è che parlano solo qualche volta di organizzazione formale, ma mai di organizzazione informale, persone e comportamenti. Cioè: non parlano mai della carne viva di una impresa.
Perché? Due ipotesi vengono alle mente.
La prima: coloro che si occupano della carne viva dell’impresa non riescono ad esprimere il senso strategico di queste cose, tanto da costringere tutti a inserirle nei Business Plan.
La seconda: il top management è sensibile solo alla finanza ed alla forma.
Io penso che nessuna delle due sia la vera spiegazione. Sia coloro che si occupano di carne viva che di strategia sanno dell’importanza delle persone e della organizzazione informale. L’organizzazione informale è il contesto nel quale le persone scelgono i comportamenti.
Il vero problema è che mancano delle conoscenze e delle metodologie per dare senso strategico alla carne viva dell’impresa. Le attuali conoscenze manageriali sono solo banali conoscenze e metodologie di manipolazione o di fuga sognante.
Ma la soluzione è a portata di mano. Basta guardare al complesso delle scienze umane e naturali per rendersi conto che vi sono disponibili immense conoscenze che non vengono utilizzate e che potrebbero essere utilizzate.
Che male ci sarebbe a dare una occhiata a queste conoscenze? Proporremo tutto questo il 28 maggio.


1 commento:

  1. CONDIVIDO TOTALMENTE!!
    Contaminazione. Abbiamo bisogno di contaminazione delle culture.

    Siamo in un momento di “passaggio”. Sono indispensabili approcci che rompano le prospettive con cui siamo abituati a guardare la realtà.
    Per chi fa impresa è giunto il momento di “contaminare” gli approcci delle discipline “scientifiche” del Business (economia e management) con altri approcci provenienti da altre scienze.
    A me piace usare la Filosofia. che non è il luogo in cui si offrono soluzioni ma, , per dirla con Galimbeti,, un luogo in cui si problematizza l’ovvio.

    È evidente, infatti, che la problematizzazione dell’ ovvio mette in crisi la cosiddetta opinione diffusa, perché questa è ­generalmente un dettato ipnotico, una sorta di accettazione incondizionata .dell’ esistente; mentre, al contrario, la storia va avanti a colpi di problematizzazione dell’ esistente. Sotto questo profilo la filosofia deve essere il luogo dell’inquietudine, cosa ben diversa, naturalmente, dal luogo delle risposte rassicuranti. ” (Galimberti-Alloni Il viandante della filosofia).

    Siamo distanti dai luoghi del problem solving. Nei momenti di passaggio le discipline del problem solving non danno risposta. I parametri sono stravolti, gli strumenti che fino ad ieri abbiamo usato sono inadeguate, la nostra lingua non riesce a trovare le parole per raccontare la realtà.

    Non sono necessarie risposte a problemi, servono nuove domande, nuove categorie interpretative.
    E’ necessaria ricerca. E sappiamo che che la ricerca non risolve problemi, ne crea di nuovi.
    GRAZIE!

    E’ giunto il momento di porre problemi.

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