"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

venerdì 24 ottobre 2014

Contro il cambiamento: ma cosa cambiare?

di
Francesco Zanotti



Il problema è banale. Per cambiare qualcosa occorre sapere come è fatto.
Se in un motore volete cambiare un pistone vecchio e tutto storto dovete sapere che cosa è un pistone, dove si trova e come è fatto.

Ma cosa c’entra questo discorso, mi obietterete? I valori non sono come un pistone. Sono molto più fluidi, impalpabili, intangibili: uno nessuno e centomila, direbbe il Nostro. Non sono oggetti dai contorni precisi. Si mischiano tra di loro, possono essere definiti in mille modi … Non sono incastrabili in una definizione stabile. Sono totalmente d’accordo.

Ma se è così, cosa vuol dire l’espressione “cambiare i valori”?
Se non potete sapere quale è il sistema vigente di valori di una persona e di una organizzazione, anzi, asserite che non lo si può sapere perché i valori non sono come un pistone, come si fa a trovare il modo di cambiarli?
Ma, immaginate che in un qualche modo si possa generare un foglietto su cui sono scritti i dieci valori chiave (non sentire il ridicolo di voler fissare l’identità profonda di una persona o di organizzazione in un elenco di parole su di un foglietto?) che volete che le persone e l’organizzazione professino, come fate ad installarli nelle persone e nelle organizzazioni? Dovreste sapere dove stanno i valori di una persona, vedere se in quel posto vi sono spazi liberi per metterli, se sono compatibili con i valori esistenti …

E’ inutile continuare, più si cerca di capire il senso dell’espressione “cambiare i valori” più questa perde di senso. Fino al ridicolo. Come tutte le pratiche che hanno come oggetto di valori: analisi dei valori, comunicazione dei valori etc.


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