"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

mercoledì 18 novembre 2015

L’occupazione come “segnalatore indipendente”

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per occupazione

Parliamo di banca, ma poi subito dopo generalizziamo.
Il contratto del lavoro dei bancari, dice il Sole 24 Ore di oggi in un articolo a firma Cristina Casadei, parte male. Tutto in salita.
Cronachisticamente è rilevante l’attacco personale di Lando Maria Sileoni, il Capo della FABI a Lodesani che rappresenta le banche. Dice Sileoni: Lodesani ha affrontato in maniera superficiale, con poca conoscenza del settore e con poca voglia e tempo di imparare le varie problematiche.”.

Lasciando la cronaca, Sileoni ha proposto una prospettiva che rieccheggia lo slogan degli anni ’70: il salario (lo stipendio) come variabile indipendente. Rieccheggia perché oggi le affermazioni sono meno drastiche. Sileoni sostiene che gli esuberi vanno gestiti attraverso l’individuazione e il riconoscimento di nuove attività e nuove professioni. Cioè: rifiutando il concetto di “esuberi”.

Che pensare? Che Sileoni ha ragione. A patto di precisare strategicamente la sua affermazione.
L’occupazione è un segnalatore della solidità sia della Banca che di qualunque altra impresa.
Un’impresa che ha successo aumenta la qualità e la quantità dell’occupazione. La riduzione dell’occupazione e il peggioramento delle condizioni di lavoro sono un segnale della crisi di una impresa. Ogni riduzione di personale ne richiama un’altra dopo poco tempo.
L’occupazione deve diventare l’obiettivo prioritario nei Business Plan delle imprese. Solo Business Plan che aumentano qualità e quantità dell’occupazione aumenteranno anche la capacità dell’impresa di generare valore per gli azionisti.
L’occupazione diventa il segnalatore strategico fondamentale.


Nessun commento:

Posta un commento