"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

domenica 24 luglio 2016

Antiscientificità del paradigma decisionale

di
Francesco Zanotti

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Il management è fondato sul paradigma decisionale. Però la scienza rivela che cervello dell’uomo non funziona a decisioni. Allora il management è anti scientifico.
Poi fate come volete. Continuate a pensare che i manager devono prendere decisioni, cercate di insegnare loro a farlo. E così continuiamo a bloccare lo sviluppo di istituzioni ed imprese per paura di abbandonare l’unico paradigma che conosciamo: quello decisionale.
Ma che fa la mente invece di decidere? Uno dei contributi più interessanti è quello di Stefano Calamandrei col il libro “L’identità creativa. Psicoanalisi e neuroscienze del pensiero simbolico e metaforico”.
Secondo la sintesi fatta da Giancarlo di Maggio su “La lettura”, l’attività fondamentale della mente è la creatività. Ecco, non è quella pantomima ridicola dei creativi della pubblicità. Invece, la creatività come capacità progettuale. Come la capacità di ricostruire continuamente il mondo nella nostra mente. Quando uno stimolo arriva nella nostra mente, essa si guarda bene dal registrarlo. Esso fornisce lo stimolo per ridisegnare complessivamente la realtà.
Allora immaginate quando è stupido pensare che se comunico “valori” questi generano comportamenti coerenti con questo valori. Non esiste un comunicare che riesca a trasferire. I valori vengono interpretati, rimescolati e danno origine a comportamenti che non seguono una logica predefinita. Cioè: cerco di influire sul comportamento comunicando valori e la scienze mi informo che non so cosa possa succedere. E’ management questo?


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