"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

domenica 21 agosto 2016

Motivare o auto gratificarsi

di
Francesco Zanotti

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Esistono certamente persone che sanno fare i trascinatori di popolo. Tutto da discutere a favore di chi è questo trascinare popoli, ma accade che ci riescano.
Queste persone hanno tutto dell’imprenditore e nulla del manager.
Al manager serve una teoria della motivazione per attivare una pratica che motiva.
Questa teoria dovrebbe rispondere alla domanda: perché le persone fanno quello che fanno?
Le scienze psicologiche stanno cercando rispondere a questa domanda. Non ci sono ancora riusciti, ma alcune cose le hanno scoperte. Motivare non significa convincere o manipolare. La motivazione nasce dall’interno della mente ed è contestuale. Motivare è, allora, invitare alla autodeterminazione. L’esatto contrario del convincimento e della manipolazione. Detto diversamente, non vi è alcuna possibilità di far fare alle persone quello che si vuole. E’ possibile solo attivarne in loro un nuovo autosviluppo. Non dico che il fare questo sia o meno auspicabile. Dico che non si può fare nulla di diverso.
Ed allora i corsi di motivazione? Sono sciocchezze che i manager importanti si guardano bene dal seguire. Li fanno seguire agli altri perché “proprio male non faranno”.
E quando si sentono grandi motivatori? Stanno banalmente attivando un processo di autogratificazione. Un po’ peloso anche: serve a giustificare ingiustificabili alti compensi


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